BRIDGERTON 2 – Charithra Chandran: “Mi hanno detto di essere stata scelta solo per il colore della mia pelle”
Charithra Chandran si sta godendo la fama generata dalla seconda stagione di Bridgerton, ma ha spiegato di essere stata vittima di commenti negativi da parte di persone che reputava amiche.
Charithra Chandran ha debuttato nel cast di Bridgerton con la seconda stagione, approdata in streaming su Netflix venerdì 25 marzo 2022. Il personaggio assegnato all’attrice è Edwina Sharma, sorella minore di Kate che in principio manifesta un certo interesse nei confronti del visconte Anthony.
Eppure l’attrice, che si sta godendo appieno la fama dopo il successo riscontrato con la nuova stagione, ha raccontato ai microfoni di The Telegraph che c’è stata molta negatività nella sua vita. In particolare, Charithra Chandran ha incassato diversi commenti negativi da parte di quelli che oggi definisce “ex amici”, che l’hanno attaccata e svilita, dicendole di essere stata scelta per Bridgerton soltanto per il colore della sua pelle.
Nella seconda stagione di Bridgerton, Charithra Chandran interpreta la dolce Edwina Sharma, estremamente romantica ed intenzionata a trovare un marito rispettoso e interessato non soltanto alla sua bellezza, ma anche al suo cuore. Si invaghisce del visconte Anthony per le sue buone maniere e il sorriso affabile, ma sua sorella Kate (interpretata da Simone Ashley) è contraria alle attenzioni del primogenito Bridgerton e fa di tutto per allontanare i due. Edwina vive la seconda stagione con la consapevolezza di essere il diamante della Regina Charlotte, motivo per cui incassa quella responsabilità ed è determinata a portare a termine il corteggiamento. Quando poi scopre che il cuore di Anthony non potrà mai essere suo, Edwina va in crisi, ma non cade a pezzi, anzi dimostra di avere stoffa e carattere, anche più di sua sorella.
Ma, parlando di diversità, Charithra Chandran ha anche spiegato di essere contenta che Bridgerton l’abbia inserita sempre più nel corso delle stagioni. “Penso che Bridgerton abbia fatto per la TV quello che Hamilton ha fatto per il teatro. Ha incoraggiato un pubblico completamente diverso a guardare drammi e romanzi d’epoca. E ci ha fatto sentire visti sullo schermo. Mi sono sempre chiesta come facciamo ad accettare alieni e supereroi con tanta facilità se continuiamo a puntare il dito contro le persone di colore. Dove si traccia la linea?“.